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Come si vota, nuova circolare del ministero. Inserito il voto di lista

La recente approvazione della legge di conversione del D.L. 90/2014 ha apportato alcune modifiche alla legge 56/2014, in particolare per l’elezione dei Consigli Provinciali è adesso prevista l’espressione di un voto di lista. Ciascun elettore può inoltre esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere provinciale compreso nella lista.

Tutte le modifiche sono state recepite dal ministero dell’Interno che ha emanato una nuova circolare pubblicata in allegato.

Riforma Province: emergenza tagli ai bilanci al centro della Stato Città

Riorganizzazione funzioni da completare entro il 31 dicembre 2014, per permettere alle Città metropolitane e alle nuove Province di entrare a regime dal 1 gennaio 2015 avendo ben chiaro chi fa che cosa, senza pregiudicare l’erogazione dei servizi ai cittadini e senza inutili duplicazioni.

“Se il Governo ci avesse ascoltato quando lanciavamo l’allarme sul rischio di mandare  a monte tutta la riforma delle Province e delle Città metropolitane a causa dei tagli insostenibili ai bilanci, avremmo risparmiato mesi e oggi saremmo davvero pronti a partire. Prendo atto che finalmente è stata compresa la necessità di tenere insieme le riforme istituzionali con le manovre economiche, e non posso che augurarmi che nei prossimi atti del Governo questa scelta sia attuata nel concreto”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, al termine della riunione della Conferenza Stato Città , tenutasi oggi al Ministero dell’Interno, nel corso della quale è stato ufficialmente comunicato dal Governo la volontà di operare, prima di applicare i tagli della spending review alle Province, un monitoraggio dettagliato dello stato dei bilanci, per verificare l’impatto delle manovre sui servizi erogati. “Nessuno – ha detto Pastacci al Ministro Alfano e ai Sottosegretari Bressa, Bocci e  Baretta presenti alla riunione – vuole consegnare ai sindaci che andranno alla guida delle Province in autunno, enti in disequilibrio, o peggio, in dissesto. Ne’ è sensato pensare di spostare funzioni e servizi ad altri enti, con il rispettivo personale, se non ci sono risorse adeguate per coprirli. Tra l’altro, ormai non si tratta più di tagli ai bilanci ma della sottrazione di risorse proprie delle Province per coprire la spesa pubblica centrale.  In tutto nel 2014 si tratta di 1,6 miliardi, risorse che utilizziamo per la manutenzione e gestione del 70% della rete viaria nazionale o per interventi necessari a rendere le scuole superiori non solo più belle, ma anche più accoglienti e sicure. Rivedere questi tagli è essenziale  per raggiungere l’obiettivo, che ormai ci siamo posti tutti, di consentire che la riforma delle Province e delle Città metropolitane non produca caos o disservizi ai cittadini.  Resta il tema della chiara riorganizzazione delle funzioni delle Province: vogliamo sapere come le Regioni intendono continuare ad assicurare i servizi sui territori, nel rispetto dei tempi che impone la legge. Entro il 31 dicembre 2014 – ha detto- il processo deve essere completato, per permettere alle Città metropolitane e alle nuove Province di entrare a regime dal 1 gennaio 2015 avendo ben chiaro chi fa che cosa, senza pregiudicare l’erogazione dei servizi ai cittadini e senza inutili duplicazioni. Non vorremmo – ha concluso Pastacci – che invece che riordinare le funzioni tra Province e Comuni, si assistesse alla nascita di ennesime agenzie e società regionali”.

Legge Delrio e servizi ai disabili. Spogliate di competenza le Province.

Lunedì 14 Luglio, a Pescara Enrico Di Giuseppantonio, Presidente della Provincia di Chieti e Presidente dell’UPI Abruzzo, Antonio Del Corvo Presidente della Provincia dell’Aquila, Walter Catara Presidente della Provincia di Teramo e Guerino Testa Presidente della Provincia di Pescara unitamente agli Assessori alle Politiche Sociali, ai Segretari generali e ai Dirigenti di Settore per affrontare i primi problemi applicativi della legge Delrio che già mostra tutta la sua fragilità in questa fase transitoria, nell’attesa di un accordo Stato – Regioni che disponga sulla definitiva allocazione delle funzioni e competenze tra livelli di governo e che per ora lascia spazio a incertezze che mettono a rischio la continuità dei servizi attualmente erogati a livello provinciale.

Si tratta del diritto allo studio, che le Province abruzzesi favoriscono garantendo agli alunni diversamente abili che frequentano gli istituti di istruzione secondaria superiore, il servizio di trasporto e di assistenza scolastica specialistica, la cosiddetta assistenza per l’autonomia e la comunicazione, delegato dalla Regione Abruzzo con L.R. n. 78/78. Alle Province, fanno capo su delega anche le competenze relative all’assistenza ai ciechi e sordomuti disposta con L.R. n. 32/97 e ai ciechi pluriminorati (L. 284/97), interventi finalizzati all’integrazione scolastica e sociale in favore dei disabili sensoriali assicurando l’assistenza educativa domiciliare a ciechi e sordi attraverso un’equipe specialistica e la fornitura dei testi in Braille per gli studenti non vedenti.

“Con la legge Delrio le Province non sono più titolari della funzione relativa ai servizi per disabili – affermano i quattro Presidenti di Provincia- uno svuotamento di funzioni generale cui ha corrisposto progressivamente uno svilimento delle risorse da parte dello Stato. I servizi di assistenza e trasporti ai disabili, in particolare, sono stati delegati alle Province dalla Regione Abruzzo con la previsione di un contributo del 50 %. Negli ultimi anni, purtroppo, anche il finanziamento regionale si è notevolmente ridotto con una stima che sfiora il 17%. La spesa complessiva che le Province abruzzesi hanno affrontano nell’ultimo anno per erogare entrambi i servizi è di circa 7 milioni, a fronte di 1 milione di contributo regionale”.

“ I nostri Enti – concludono i Presidenti delle Province abruzzesi – tenuto conto del principio secondo cui i diritti all’assistenza degli alunni disabili non sono finanziariamente condizionati, è riuscita ad assicurare negli ultimi anni i servizi a tutti gli studenti che frequentano la scuola superore residenti nel proprio territorio sostenendo il resto delle spese necessarie con propri fondi. La Regione, in applicazione della Delrio, deve riorganizzare le funzioni delegate alle province, individuare l’ente competente e trasferirgli anche le risorse necessarie a preservare la qualità del servizio. Abbiamo già chiesto un incontro urgente all’Assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Slocco e abbiamo indirizzato una lettera congiunta affinchè la Regione si attivi il prima possibile per chiarire la sua posizione: settembre è vicina e l’anno scolastico 2014-2015 alle porte, già sono tante le famiglie e le associazioni degli studenti che sollecitano garanzie che oggi, noi Province, non siamo in grado di dare ”.

Enrico Di Giuseppantonio, Presidente UPI Abruzzo e Presidente della Provincia di Chieti

Antonio Del Corvo, Presidente della Provincia dell’Aquila

Walter Catarra, Presidente della Provincia di Teramo

Guerino Testa, Presidente della Provincia di Pescara